L’avere proposto la costruzione di un terzo grattacielo a Milano Marittima è stata una delle peggiori risposte che l’amministrazione comunale di Cervia potesse dare per trovare soluzioni ai problemi ambientali già esistenti.
Nel settembre 2012 Legambiente predisponeva e pubblicava sul sito legambientecervia.it la prima petizione contro il terzo grattacielo a Milano Marittima e proponeva l’adozione simbolica del Canalino di Mi.Ma.
Il testo della petizione era supportato da motivazioni oggettive. Senza mai cadere in giudizi personali di bello o brutto.
Con successo la petizione è stata firmata da centinaia di cittadini che hanno voluto esprimere con convinzione la loro preoccupazione per le 30 motivazioni concrete indicate nella nostra petizione pubblica. Con determinazione sì, ma con i consueti modi civili, che la nostra associazione si onora di promuovere sempre alla ricerca di un dialogo e di un confronto finalizzato ad effettivi, reali e proficui percorsi partecipativi.
Legambiente ha più volte rimarcato la propria contrarietà alla costruzione di un ulteriore grattacielo e la necessità invece di operare scelte ambientalmente e turisticamente sostenibili. Anche in occasione dell’ultimo passaggio di Goletta Verde 2013, la nostra associazione si è espressa in tal senso ottenendo le positive attenzioni dei media, tra cui anche il telegiornale regionale della RAI. http://www.youtube.com/watch?v=_62HiQvmeoQ
Ora molte di queste preoccupazioni hanno trovato conferma negli autorevoli pareri espressi da molte Amministrazioni competenti in materia di pianificazione e tutela del territorio e dell’ambiente. Rafforzandone il fondamento. I contributi tecnici sono stati resi in sede di Conferenza dei Servizi promossa dal Comune di Cervia per l’attuazione del progetto cosiddetto “Cervia d’Amare”, che comprende tra l’altro la realizzazione di un terzo grattacielo a Milano Marittima.
Anche se vi è il conforto di autorevoli pareri di varie Amministrazioni, non intendiamo certo abbassare il livello di guardia.
La Conferenza dei Servizi non è ancora chiusa. Il 24/4/2014 abbiamo ricevuto la notizia a mezzo raccomandata a.r. da parte del Comune di Cervia, che ci comunica tra l’altro il rigetto della nostra richiesta (presentata in origine nel lontano 30/11/2009 e sollecitata più volte) di partecipazione anche come semplici uditori alla Conferenza dei Servizi ed il diniego di accesso al Documento di istruttoria sull’Accordo di programma elaborato dal Servizio urbanistica del Comune di Cervia, in data 26 Novembre 2012.
Non è pervenuta inoltre la documentazione che la nostra associazione ha richiesto al Comune in merito al cosiddetto progetto partecipativo Cervia d’Amare e alla delibera del Consiglio Comunale del 2/8/2012 e per questo abbiamo già depositato due ricorsi. Questa poca trasparenza quantomeno preoccupa ulteriormente.
Di fronte alle criticità ambientali, quali subsidenza, avanzamento del cuneo salino, inondazioni marine ed erosione della costa, certificate anche dalla stessa amministrazione comunale, abbiamo sempre considerato la costruzione di un terzo grattacielo a Milano Marittima non solo uno scempio ambientale, ma anche una delle peggiori risposte che si potessero dare per trovare soluzioni ai problemi ambientali già esistenti.
Per questo non ci siamo limitati alla “questione grattacielo” e in quest’ultimo anno abbiamo lavorato silenziosamente, ma duramente, per comprendere meglio e documentare l’effettivo stato di salute dell’ambiente costiero.
Alcuni numeri della nostra campagna di raccolta delle informazioni ambientali:
- decine di istanze inviate agli enti ed uffici competenti per accedere alla documentazione ed agli studi ambientali,
- oltre un centinaio di pagine scritte dalla nostra associazione con l’elenco delle informazioni richieste e le relative comunicazioni a supporto;
- quasi una trentina gli enti ed uffici interpellati nella raccolta e gestione delle informazioni,
- decine di atti inviati per solleciti, richieste d’integrazione, chiarimenti e segnalazioni,
- cinque i ricorsi depositati per mancanza di risposta da parte degli enti pubblici.
Questo sforzo sta producendo risultati importanti su cui riferiremo presto.
Legambiente
Cervia-Milano Marittima | |
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Alcuni esempi tratti anche a stralcio dai pareri resi dalle Amministrazioni competenti in sede di Conferenza dei Servizi promossa dal Comune di Cervia per l’attuazione del progetto cosiddetto “Cervia d’Amare”:
Provincia di Ravenna
Per quanto attiene gli studi degli effetti ambientali la Provincia di Ravenna ritiene che alcune valutazioni non siano state sufficientemente approfondite. In particolare per quanto riguarda il suolo e sottosuolo sono accertate le criticità connesse al fenomeno della liquefazione in caso di sisma e al fenomeno dell’abbassamento del suolo (subsidenza). Dalla documentazione presentata in sede di Conferenza di Servizi e dalle relazioni geologico-sismiche allegate ai progetti, “emergono delle carenze sostanziali, che non consentono una compiuta valutazione della sostenibilità degli interventi rispetto alle criticità evidenziate”.
Il grattacielo avrebbe problemi di stabilità anche in senso fisico: la Provincia di Ravenna afferma che “per l’ambito Prima Traversa risulta un rischio elevato di liquefazione sismica e mentre la categoria di terreno utilizzata per l’approfondimento sismico ( a livello di progetto) è la C, dalla liquefacibilità risulterebbe invece una categoria S2, ben più scadente”.
Confermate anche le criticità legate al fenomeno dell’ingressione marina e al rischio idraulico. La Provincia di Ravenna ha rilevato per tali problematiche “una sostanziale carenza della documentazione progettuale: per tutti gli interventi mancano considerazioni specifiche sull’ingressione salina e sulle modalità di scavo sotto falda”. Inoltre aggiunge sempre l’Ente “per tutta la fascia retrostante la spiaggia si ha un rischio idraulico rilevante”.
Ancora: “Un’ulteriore criticità, per nulla affrontata nei documenti opportuni del progetto, riguarda la sostenibilità degli interventi rispetto all’approvigionamento idrico, nonché allo smaltimento e trattamento dei reflui.” E di seguito: ”la rete acquedottistica presenta già delle problematiche, soprattutto nel periodo estivo in cui è massiccia la presenza di turisti, in quanto la fornitura di acqua è bloccata ad un valore massimo insufficiente a coprire le punte di richieste della rete, i volumi di stoccaggio presenti in centrale sono già sfruttati al massimo delle potenzialità e le tubazioni hanno portate non sufficienti”.
Confermate dalla Provincia, sulla base di specifici studi di approfondimento, anche le criticità per quanto riguarda il traffico e la sosta.
E in merito alla componente “Paesaggio e patrimonio storico e culturale” la Provincia di Ravenna ricorda già nel parere del 26/11/2012 che “risulta di particolare importanza approfondire ulteriormente l’inserimento paesaggistico del nuovo intervento residenziale e terziario rispetto al rapporto funzionale con l’asta del Canalino ed all’affaccio sul lungomare”.
In materia di applicazione della corretta pianificazione territoriale, la Provincia di Ravenna ha ritenuto necessario, qualora il Comune ed i proponenti ritenessero di confermare la proposta presentata in sede di Conferenza dei Servizi, il parere scritto della Regione Emilia Romagna in ordine all’interpretazione dell’art.40 della legge regionale sulla tutela e uso del territorio.
Fonte: parere tecnico del 20 novembre 2013
Parco Delta del Po
Il Parco Delta del Po ha richiesto che la Valutazione di Impatto Ambientale prendesse in considerazione le possibili interferenze ed impatti negativi della nuova edificazione dal punto di vista idrogeologico, degli equilibri idraulici profondi e superficiali.
Fonte: parere tecnico del 3 gennaio 2013
Arpa Emilia-Romagna
Arpa in merito alle reti fognarie ha chiesto di fornire le modalità di superamento della criticità legata al “sottodimensionamento di alcune reti cittadine”, oltre a richiedere, per non sottovalutare i valori di picco stagionali delle presenze giornaliere ed il relativo carico della rete fognaria, la valutazione dello scenario di maggiore esercizio e fruizione contemporanea di tutte le nuove destinazioni d’uso incluse nell’Accordo di Programma.
Arpa ha richiesto inoltre integrazione della documentazione per la corretta definizione delle criticità relative al traffico indotto, la congestione della rete stradale, il rumore e l’inquinamento atmosferico.
Per le funzioni direzionali e commerciali previste con la costruzione del grattacielo, Arpa ha chiesto “la descrizione e caratterizzazione acustica di tutte le sorgenti sonore previste (carico/scarico merci, ventilazione, condizionamento, refrigerazione, diffusione sonora, ect)“ oltre alla “valutazione sui presumibili volumi di traffico indotto dall’insediamento nel periodo stagionale più sfavorevole”.
Inoltre sempre Arpa ha precisato che “la destinazione di locali a pubblico esercizio dovrà essere opportunamente valutata in modo da non creare eventuali situazioni di conflitto a funzioni residenziali di progetto o attuali”.
Fonte: parere tecnico del 23 ottobre 2013
Hera
Hera ha scritto che per quanto riguarda l’acquedotto “la rete cittadina, alimentata unicamente dall’Acquedotto di Romagna, risulta oggi già sfruttata al massimo delle potenzialità disponibile nei momenti di massimo consumo estivo e vincola pertanto la fornitura di acqua potabile ai nuovi insediamenti all’entrata in funzione del nuovo potabilizzatore che RASdF sta realizzando a Fosso Ghiaia”.
Per quanto riguarda le reti di fognatura bianca, sempre Hera scrive che per l’intervento alla I traversa, grattacielo, “la rete esistente non è in grado di recepire correttamente le acque meteoriche aggiuntive prodotte dall’interevento ed è necessario prevederne il rifacimento e potenziamento previo studio idraulico generale”.
Per le reti di fognatura nera, Hera afferma testualmente che “il parere è vincolato al completamento del by-pass della fognatura nera di Milano Marittima, zona nord del canale”.
Per l’impianto di depurazione sempre Hera precisa che “per tutti i nuovi insediamenti, il parere favorevole è vincolato al completamento della linea 4”.
Fonte: parere tecnico del 2 dicembre 2013
Consorzio di Bonifica della Romagna
Il Consorzio di Bonifica della Romagna precisa in merito agli interventi previsti alla prima traversa, che “non è sufficiente un metro di ricoprimento di un parcheggio interrato per dichiarare che l’area rimane permeabile”.
Fonte: parere tecnico del 17/12/2013
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