Il 30 giugno scorso ho assistito all'ultimo Consiglio Comunale di Cervia.
In tale seduta la Consigliera Elena Alessandrini ha ufficializzato la decisione di rimettere la delega alla sanità.
Si tratta di questioni relative al servizio sanitario pubblico: ci si sarebbe aspettato un forte interesse da parte del Consiglio Comunale per comprendere ed approfondire i motivi che hanno spinto la Dott.ssa Elena Alessandrini a rassegnare le dimissioni. Questo in teoria.
Nei fatti è andata così:
- - all'apertura della seduta il Presidente del Consiglio Comunale da un brevissimo e formale avviso delle dimissioni sopracitate;
- - da parte di un consigliere dell'opposizione, incredulo probabilmente di tanta sintesi, viene chiesto informalmente: "Ma come? Nemmeno un ringraziamento?"
- - la seduta prosegue su altri argomenti e solo dopo un po', credo una ventina di minuti, il sindaco geom.Roberto Zoffoli nel corso di un intervento su altra questione esprime a latere un breve ringraziamento per l'opera prestata dalla Consigliera Elena Alessandrini.
- - prosegue la seduta e nessuno dei Consiglieri avanza richieste sui motivi delle dimissioni sopracitate: a questo punto la Consigliera Alessandrini chiede al Presidente di potere illustrare la situazione. Viene accordato di potere fare una dichiarazione, ma solo al termine della Seduta;
- - alle ore una del mattino circa, il Consigliere Cappelli, con buon senso, chiede di rinviare i punti dell'ordine del giorno ancora da affrontare e di ascoltare le motivazioni della Consigliera Elena Alessandrini;
- - IDV non ci sta e chiede di proseguire con un punto all'ordine del giorno: durata un'ora circa, di cui buona parte impegnata per aspetti procedurali, che hanno dato più l'impressione di essere una questione di propaganda partitica, che di contenuti. Almeno così secondo una Consigliera dell'opposizione. Risultato: due soli voti a favore;
- - alle ore due del mattino, la Consigliera Alessandrini può finalmente esporre le proprie motivazioni ed osservazioni, evidenziando situazioni di importante rilievo, nell'interesse della cittadinanza.
Nessuna osservazione o richiesta.
La seduta è chiusa.
Il blog Cervia Parla riporta volentieri il testo dell'intervento della Consigliera Elena Alessandrini:
"Al Presidente del Consiglio Comunale di Cervia
Al Sindaco del Comune di Cervia Roberto Zoffoli
E pc
ai Sig.ri Capigruppo del Consiglio Comunale di Cervia
Oggetto: rinuncia incarico di delegato alla sanità
Con questa lettera desidero comunicarLe la mia decisione di rimettere la delega alla sanità che in data 10/9/2009 il Presidente del Consiglio Comunale mi aveva conferito.
Nell’incarico affidatomi di collaborazione con la Giunta Comunale in materia di politiche sanitarie si citava testualmente “la Dott.ssa Alessandrini viene incaricata di sovrintendere alla elaborazione di proposte relativamente a progetti e iniziative in materia di politiche sanitarie territoriali, favorendo efficaci relazioni con l’Ausl “.
Nei fatti questi intenti non hanno mai trovato corispondenza nella realtà delle cose, infatti troppo spesso ho dovuto chiarire il mio ruolo politico si a nei confonti della cittadinanza , della Amministrazione Comunale stessa e dell’ Azienda Ausl di Ravenna.
La Delega, a mio avviso, si è rivelata vuota di contenuti ; non ho mai avuto nè confronti nè sollecitazioni in materia di sanità da parte di questa Giunta nè comunicazioni di alcun tipo da parte della Azienda Ausl con la quale è stato sempre difficile avere contatti, anche se da me a più riprese sollecitati.
Anche mie specifiche proposte o richieste avanzate alla Direzione dell’AUSL non hanno mai trovato attenzione.
Inoltre non mi sono state comunicate riunioni nè sono stata invitata a manifestazioni alle quali in qualità di delegato avrei dovuto partecipare.
A tutto ciò si aggiunge oggi un dato di maggiore rilevanza che riguarda la riapertura del Reparto di Lungodegenza dell'Ospedale San Giorgio di Cervia .
Benché i lavori siano iniziati con 3 anni di ritardo, la riapertura non è stata realizzata come si disponeva in una primo documento nel settembre ottobre 2010 (vedi lettera Dot. Carradori del 9 marzo 2010 prot.11951 ); un secondo impegno, assunto sempre dalla Direzione Generale della Ausl , per la riapertura del Reparto nel maggio 2011 non si è di nuovo evidentemente realizzato.
Da contatti telefonici informali con la Direzione Generale e con la Direzione sanitaria viene ventilata la riapertura per settembre/ottobre 2011.
Non condivido le modalità dell’Azienda Ausl di Ravenna nel procrastinare la riapertura senza darne comunicazione nè alla sottoscritta nè al Sindaco nè alla cittadinanza neppure condivido un modo di agire basato su annunci a cui non corrisponde un reale impegno.
Spero inoltre che il mio dissenso e la mia rinuncia servano a richiamare il Consiglio Comunale la Giunta e la cittadinanza tutta ad una maggiore sorveglianza affinché opere di grande importanza sociale quale il reparto lungodegenza di Cervia , ma non solo, vengano realizzate secondo le modalità, i tempi e gli impegni annunciati.
Altre criticità sanitarie riguardanti il servizio di radiologia, il servizio di dialisi ambulatoriale, il servizio di primo intervento dell’Ospedale S Giorgio richiederebbero una disamina più puntuale ed attenta che non è però possibile in questa sede.
Credo che responsabilità riguardanti le difficoltà della sanità a Cervia siano da imputare principalmente alla gestione della Ausl e secondariamente alla non sufficiente attenzione da parte della Giunta e di tutto il Consiglio Comunale di cui mi sento di fare parte integralmente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elena Alessandrini"
UPDATE:
Il Presidente del Consiglio Comunale, Ercole Massari, precisa - su facebook - che aveva conferito alla Dott.ssa Elena Alessandrini, su proposta del sindaco, "la Delega a rappresentare l'Amministrazione Comunale, nei rapporti con l'Ausl" e che "la delega alla sanità, è rimasta, in questo biennio in capo all'assessore con Delega alla Sanità dottoressa Fabiola Gardelli, che ha svolto tutte le incombenze di competenza di questa delega, cui spettano oneri ed onori per la medesima."
1 commento:
Condivido la sensibilità del blog sul tema della sanità a Cervia e la passione civile della dottoressa Alessandrini che non ha avuto remore nel lasciare il proprio incarico.
L'esigenza di maggiori servizi sanitari è sentita da tantissimi cervesi, perchè non riprendere la proposta costruttiva di un ospedale unico fra Cervia e Cesenatico?
Forse si avrebbe un pronto soccorso vero, maggiori servizi diagnostici e magari anche la maternità.
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