lunedì 21 febbraio 2011
Cervia: il “miracolo a rovescio” dell’Amministrazione PD-IDV
Il blog CerviaParla non è di destra nè di sinistra: da sempre guarda solo alle idee, quelle a favore del futuro dei cittadini. A prescindere dalle bandiere e dai colori.
Sottolineando l'indipendenza di CerviaParla.it e senza volere pertanto entrare in nessuno modo nella polemica tra partiti, il blog pubblica un comunicato del PDL Cervia, che riguarda gli investimenti nella città di Cervia. Si tratta di un tema importante per il futuro dei cittadini e dell'ambiente. Riguarda conti pubblici a 8 cifre. Soldi dei cittadini ottenuti in buona parte vendendo terreni ed immobili pubblici. A volte anche aree pinetate.
Polemiche e toni a parte, si condividono alcune delle preoccupazioni epresse nel documento. In particolar modo il blog già da anni denuncia una politica quantomeno miope delle alienazioni continue dei beni dei cittadini, che hanno favorito e favoriscono anche un'ulteriore cementificazione della nostra meravigliosa terra.
"LA VERITA’ SUL BLOCCO DEGLI INVESTIMENTI A CERVIA!
Zoffoli e Amaducci si sono inventati l’ennesima scusa per coprire la loro incapacità di governare la città. Ci si affida come sempre a facili slogan, ma ci si guarda bene dallo spiegare ai cittadini come stanno veramente le cose!
Il Patto stabilità a livello europeo impone all’Italia come a tutti i Paesi dell’UE dei saldi, cioè obiettivi contabili che devono essere raggiunti. Tutti gli enti locali sono chiamati a partecipare al raggiungimento del Patto di Stabilità. Comuni compresi. I calcoli del patto di stabilità sono complessi e di difficile lettura per chiunque, ,ma il loro raggiungimento è essenziale. Dovrebbero ben saperlo i tanto “euroinnamorati” del Partito Democratico che si lamentano del Patto di Stabilità: senza Patto non c’è Europa. E se per noi l’Europa è una solida realtà è grazie anche al Governo Berlusconi e al ministro Tremonti e alle azioni compiute durante la crisi finanziaria internazionale. I positivi risultati ottenuti da questo Governo sono stati riconosciuti da tutta Europa e dalle agenzie di rating. E’ nota infatti l’ottima tenuta dei conti pubblici italiani che ha impedito un effetto Grecia nel nostro Paese. L’Italia in tutto il periodo della crisi internazionale ha fatto da faro e da guida per l’adozione di moltissimi provvedimenti che hanno salvato non solo il nostro Paese ma l’Unione Europea intera.
Senza la capacità dimostrata dal Governo nella tenuta dei conti, l’Italia sarebbe stata sottoposta alle attenzioni degli speculatori internazionali pronti a fare dei nostri titoli di stato merce da speculazione finanziaria.
Venendo a Cervia risulta necessario fare chiarezza su molte delle affermazioni strumentali del Sindaco e del Vice Sindaco.
Una domanda sorge spontanea: ma come mai nei comuni limitrofi riescono a fare investimenti rilevanti, mentre nel Comune di Cervia questo non accade? Sarà davvero colpa del Governo Berlusconi e del Patto di Stabilità?
La verità è diversa da quella che i solerti amministratori del PD vogliono raccontare! E vogliamo fornire almeno 4) spiegazioni:
1) Anzitutto da dove derivano poi i 22 milioni? Derivano in maggior parte dalle alienazioni. E perciò è chiaro che la politica delle alienazioni non è stata fatta con oculatezza dai nostri amministratori. Se in base alle norme del Patto di Stabilità sapevano di non poter disporre di quel denaro, perché hanno comunque proceduto ad alienare beni di proprietà comunale? Tra l’altro hanno venduto in un momento di depressione del mercato immobiliare. I problemi del mercato erano noti tanto che alcune aste per la vendita sono andate deserte, ma l‘amministrazione comunale ha voluto comunque continuare così da porre in vendita beni con prezzi a base d’asta ulteriormente ribassati. Inoltre, All’interno dei tanto sbandierati 22 milioni di Euro ci sono anche quelle risorse dedicate al pagamento di lavori già eseguiti, ma non pagati e perciò non tutte disponibili per nuovi lavori.
2) Il nostro bilancio comunale è strutturalmente rigido e in sofferenza per il grande carico portato dalla spesa corrente ( quella per intenderci che copre costi per personale, ratei dei mutui, interessi passivi, funzionamento della macchina comunale e via dicendo). La spesa corrente è così pesante per il bilancio del Comune di Cervia che viene puntualmente dirottata a sua copertura gran parte delle entrate per Oneri di Urbanizzazione. Gli oneri di urbanizzazione però dovrebbero essere utilizzati per gli investimenti. Il controllo della spesa non è efficace e anche le scelte sulle alienazioni lasciano perplessi. Queste ragioni contribuiscono in parte a spiegare il “miracolo a rovescio” dell’Amministrazione PD-IDV.
3) il Comune di Cervia è in esercizio provvisorio e perciò l’Amministrazione comunale può spendere solo 1/12 ( un dodicesimo) al mese delle somme previste a bilancio preventivo del 2010. Va da sé che anche l’esercizio provvisorio incide sulla capacità di fare investimenti del Comune.
Ma nelle parole propagandistiche e auto assolutorie di Zoffoli e Amaducci nessuna traccia di questi discorsi, troppo impegnati come sono a raccontare la loro versione interessata dei fatti.E’ facile scaricare le colpe sugli altri, ma sarebbe più responsabile assumersi le proprie responsabilità e porre rimedio agli errori. Ci rendiamo amaramente conto che per la Giunta questo sia un esercizio impossibile.
4) Vogliamo ricordare inoltre che le risorse dovute a contribuzioni provenienti dall’Unione Europea non rientrano nel Patto di stabilità per cui sono liberamente spendibili per i progetti per cui sono state erogate. Evidentemente i comuni a noi limitrofi sono più bravi e capaci nell’accedere ai finanziamenti europei così che riescono a finanziare opere non altrimenti finanziabili. Suil’incapacità della Sinistra cervese a raccogliere fondi brilla ancora la storica vicenda del Giubileo del 2000, quando Cervia, città di fondazione pontificia, fu forse l’unica città d’Italia a dimenticarsi di presentare progetti per l’evento, cosicché non percepì un solo Euro di contributi. Passano gli anni, ma le capacità rimangono sempre le stesse. Scarse.
Al di là delle lacrime di coccodrillo di Zoffoli e Amaducci i conti li faremo ovviamente con il consuntivo 2010.
Ma perché, infine, questa notizia è stata “scagliata” addosso ai cervesi proprio adesso? La ragione ci pare evidente: per deprimerli; infatti il maldestro obiettivo perseguito da Zoffoli e compagni era di tentare di sviare l’attenzione dei cittadini dalla vicenda Parco delle Saline.
Insomma invece di minacciare di andare in piazza a protestare, è meglio che si mettano a lavorare…o che vadano in Salina…è uguale!
Paolo Savelli
Massimo Mazzolani
Gianluca Salomoni
e il gruppo di lavoro del PdL point P.Zanetti"
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1 commento:
In realtà questo volantino del PDL mi sembra contenere parecchie cose discutibili.
Ne elenco alcune:
1) I riferimenti al patto di stabilità europeo sono forzati e fuori luogo.
Siamo in un momento di crisi, quindi è accettabile che si facciano politiche di deficit spending.
Del resto, anche a livello nazionale siamo oltre i limiti del patto di stabilità (e a livello nazionale governa il centro-destra), ma il PDL di Cervia non se ne preoccupa particolarmente e anzi si dilunga in sperticate e genuflesse lodi al governo berlusconi.
In un momento come questo, bisognerebbe ammorbidire gli strumenti come il patto di stabilità, soprattutto a favore dei Comuni:
I soldi che si destinano alle opere locali vengono spesi prima, rimangono più facilmente sul territorio e si arriva più presto alla fine dei lavori rispetto alle grandi opere che si fanno a livello nazionale o regionale.
2)Sulle alienazioni, forse c'è stata una politica poco oculata da parte dell'amministrazione comunale.
Ma in ogni caso, il risultato sarebbe stato lo stesso:
Anche se il Comune non avesse fatto queste alienazioni, in ogni caso rimaneva il fatto di non poter fare certi investimenti (neanche per portare a termine dei lavori già iniziati) per via del patto di stabilità.
3)Il fatto di essere in esercizio provvisorio non cambia molto la questione, visto che gli effetti del patto si protraggono per parecchi mesi o addirittura anni.
Detto questo, vedo che il blog Cervia Parla coglie l'occasione per criticare le politiche del Comune di Cervia in merito all'urbanistica e agli oneri di urbanizzazione.
Critica giusta e fondata, però mi chiedo:
Chi ha scritto questo volantino è in grado di fare una politica diversa e migliore?
Il centro-destra locale, alla prova dei fatti (vedi piano casa), non mi sembra così "anti-cemento".
La destra cervese deve smetterla di tenere il piede in due staffe:
Da un lato criticano le politiche urbanistiche di Zoffoli per fare opposizione e cercare di raccogliere i consensi dei delusi, ma poi alla prima occasione appoggiano provvedimenti di cementificazione, sia per obbedienza verso il governo Berlusconi, sia per accontentare la vasta fetta del loro elettorato che vuole costruire di più.
Allora questo blog, in quanto organo di informazione, fa bene a dare spazio a tutti.
Ma essendo anche un "attore" della politica cervese, che prende posizione e partecipa a campagne politiche, di fronte a certi interventi farebbe bene a dire qualcosa e a puntualizzare quello che non va, piuttosto che associare alla lotta contro la cementificazione delle parti politiche che con tutto questo non hanno niente a che fare.
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