lunedì 27 settembre 2010
Verdi: Da città-giardino a periferia metropolitana?
Nel mondo dei partiti, anche i Verdi si schierano contro la variante al ricettivo che PD e IDV si apprestano a votare in Consiglio Comunale.
Questo blog - che comunque non è nè di destra nè di sinistra, ma guarda solo alle idee che possono essere compatibili con uno sviluppo sostenibile - riceve il comunicato stampa e pubblica.
"Verdi: moratoria edilizia a Cervia-Milano Marittima e adozione di una variante di salvaguardia.
Da città-giardino a periferia metropolitana ?
Sarà questo il destino di Milano Marittima, nata negli anni Venti del secolo scorso come città-giardino grazie all’intuizione di un pittore milanese, se la Giunta porterà avanti il progetto di variante della capacità ricettiva degli hotel che stravolgerà definitivamente l’urbanistica della località, prevedendo un aumento dei volumi esistenti fino al 30% circa?
In particolare, gli alberghi potranno alzarsi fino a 25 metri alterando la bellezza del paesaggio e favorendo la deriva verso la riminizzazione della città, intaccandone l’ identità che è alla base del suo successo come località turistica caratterizzata dalla pineta e dal rapporto fra gli edifici ed il verde in cui sono inseriti.
Cervia e Milano Marittima hanno guadagnato la loro fama nel devastato panorama delle località turistiche del nostro Paese grazie ad una pregressa attenzione al territorio,ad una sua attenta gestione che negli anni si sta progressivamente perdendo.
Inoltre, sono previsti indici di edificazione quadruplicati rispetto al Prg originario di 40 anni fa che ha consentito la salvaguardia di Milano Marittima. Quel PRG venne redatto da Giuseppe Campos Venuti, incaricato recentemente di aggiornarlo.
Perché si vuole anticipare, con una variante tanto improvvisata e priva di valutazioni complessive, il PSC (Piano strutturale comunale) tanto da poterlo compromettere e con esso il futuro di MM.
Oggi, tutto quanto è stato creato in tanti anni rischia di essere vanificato e stravolto sotto l’incalzare degli interessi di grandi capitali, palazzinari e grossi albergatori, i poteri forti della città a cui la Giunta non sembra in grado di sapere tenere testa.
Si abbia il coraggio di fare quello che nel 1974 fece l’Amministrazione di allora, quando adottò una variante di salvaguardia che impediva la trasformazione edilizia delle aree non ancora edificate, in attesa della variante generale del Piano Regolatore, per evitare che una nuova probabile colata di cemento compromettesse un futuro equilibrato sviluppo della città fondato sulla tutela del patrimonio ambientale.
Ora vincono altre logiche e tutto ciò avviene al di fuori della partecipazione democratica che appare sempre più una categoria della politica priva di significato.
In ogni caso, i Verdi, rispettando uno dei capisaldi della Costituente ecologista in provincia di Ravenna, si pronunciano sin d’ora contro ogni nuova cementificazione e stravolgimento del paesaggio in un’area a forte valenza naturalistica, protetta dal Piano Paesistico regionale e chiedono, pertanto, una moratoria delle costruzioni, limitando le trasformazioni alla sola manutenzione .
In sintesi, I Verdi NON sono contrari alla riqualificazione turistico-alberghiera,ampliando ,ad esempio, bed and breakfast ed agriturismi, ma ritengono che questo problema vada inquadrato in uno strumento più organico qual è il Psc in corso di redazione, senza fughe in avanti.
Luciano Lama
Portavoce provinciale Verdi"
Etichette:
Ambiente,
Cementificazione,
Cervia politica
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1 commento:
Molto interessante il vostro blog.
Ci sono parecchi argomenti.
Anchio ho fatto un blog che parla di verde!!!
http://www.appuntiverdi.blogspot.com/
visitatelo e ditemi cosa ne pensate!
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