sabato 11 settembre 2010
Federazione della Sinistra di Cervia: "La nostra idea di città"
Nel mondo dei partiti, la Federazione Della Sinistra di Cervia si schiera per prima dalla parte di una politica responsabile, sostenibile e del buon senso. Questo blog non è nè di destra, nè di sinistra. Guarda solo alle idee e spera nella coerenza con quanto legge. Con piacere quindi pubblica integralmente il comunicato stampa in merito all'annunciata, ma non divulgata bozza di Variante al PRG per il ricettivo. Secondo FdS gli aumenti di volumetria sono computati in 66.825 metri cubi a cui si sommerebbero molti volumi “ombra” che non è possibile quantificare. Verrebbero penalizzati i piccoli e medi albergatori. Di più. "Verrebbe esteso, peggiorandolo, il modello" - si legge nel comunicato - "fornito degli scempi sotto gli occhi di tutti" e verrebbe favorita "la penetrazione nel territorio di grossi capitali di provenienza equivoca".
Comunicato da leggere con attenzione.
"“Meno Cemento a Cervia”: non è solo uno slogan elettorale.
La Federazione della Sinistra di Cervia esprime il proprio dissenso nei confronti della bozza di Variante al PRG, proposta alla discussione della maggioranza, in relazione agli edifici “ricettivi”. In base alla lettura del documento si desume che:
1)Sono previsti indici di edificazione quadrupli rispetto al PRG originario che 40 anni fa ha consentito la salvaguardia di Milano Marittima. Tale piano originariamente non prevedeva l’ingrandimento degli alberghi esistenti, né la creazione di nuovi insediamenti ricettivi.
Al contrario, con questa variante, si permetteranno aumenti di cubatura tanto maggiori quanto più complessi ed onerosi saranno gli interventi. Gli incrementi di volume, sommando i premi ai bonus, giungeranno fino al 30%. Si prevedono costruzioni di 1,66 metri quadrati su 1 metro di superficie, tradotto in parole semplici quasi 5 metri cubi/metro quadro, 4 volte quanto previsto dall’idea originaria di “Città Giardino”.
2) A tali aumenti di volumetria, computati in 66.825 metri cubi, si sommerebbero i molti volumi “ombra”, esclusi, nella variante, dal computo ufficiale della medesima. Di questi ultimi non è prevedibile la quantità, e nemmeno verificarla in modo trasparente. Fra questi volumi “ombra” menzioniamo i locali servizi seminterrati, per i quali oltre al danno dovuto all’ulteriore ingombro volumetrico. Temiamo che producano danni alla falda acquifera e la riduzione dello spazio per le auto, con il conseguente ingombro per la viabilità.
3)Verranno premiati in modo maggiore i trasferimenti di volumetria, con aumenti di cubatura del 20%, a scapito delle ristrutturazioni dei piccoli gestori.
4)Gli alberghi potranno innalzarsi a 25 metri.
Tale variante, se attuata:
a) Rischia di sanare eventuali abusi.
b) Muta la fisionomia del territorio: non più pensioni e piccoli alberghi immersi nella pineta, ma enormi torri di cemento; verrà esteso, peggiorandolo, il modello fornito degli scempi sotto gli occhi di tutti alla settima traversa a mare, lungo il viale 2 giugno, o nel lungomare di Cervia.
c) Non favorisce la riqualificazione del piccolo esercizio, magari in crisi, che non dispone del capitale per ristrutturare, e ancor meno per comprare altri alberghi e trasferirne la cubatura. E’ verosimile, infatti, che i grandi capitali brucino sul tempo i piccoli proprietari nel farsi approvare i lavori, saturando velocemente le volumetrie previste.
d) Incentiva la vendita dei piccoli alberghi e delle pensioni a grandi gruppi, per operazioni di trasferimento ed accorpamento.
e) Favorisce la penetrazione nel territorio di grossi capitali di provenienza equivoca, gli unici che possono utilizzare al pieno le possibilità di accorpamento e trasferimento offerte dal testo di questa variante.
Pensiamo che mutamenti significativi della fisionomia della città, quali quelli che possono essere introdotti da questa variante, andrebbero meglio esaminati nella più ampia cornice progettuale prevista del Piano Strutturale, per la cui elaborazione ci attendiamo un vero confronto con la cittadinanza.
Noi riteniamo che la nostra costa non possa sopportare un metro cubo di cemento in più, e che la “riqualificazione” non possa trascurare il recupero dei molti edifici che, una cementificazione fuori controllo ha lasciato, inutilizzati, nel nostro territorio.
La nostra preoccupazione è grande, faremo tutto quanto è in nostro potere perché non accada quello che temiamo realisticamente; la trasformazione della città giardino in un territorio metropolitano.
Il nostro è un appello ai cittadini, al Sindaco, alle associazioni ambientaliste, affinché scelte precipitose non tolgano ai cittadini la ricchezza più grande di cui il nostro territorio dispone.
Federazione della Sinistra di Cervia"
Etichette:
Ambiente,
Cementificazione,
Cervia politica
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