Apprezzo molto il lavoro di questo blog, però non sono d'accordo con questo post. La reazione di D'Alema è stata senza dubbio scomposta ed eccessiva, ma non direi proprio che questo è un caso di "libera stampa messa a tacere". Sallusti e i suoi simili, essendo prettamente al soldo di Berlusconi (alla faccia della libera informazione) hanno un sacco di spazi a disposizione in TV, e altrettante occasioni per farsi sentire. Tra l'altro stava replicando con degli argomenti assolutamente risibili (e direi quasi offensive), e in ogni caso non si può dire che sia "un povero giornalista messo a tacere da qualche politico". Proprio Sallusti, che ormai è in tutti i brodetti!
Se vogliamo parlare di vere voci libere messe a tacere, forse bisognava incazzarsi quando Busi è stato radiato dalla RAI, tanto per fare un esempio. Lì c'è stata una censura non solo partitica, ma anche clericale. E non dipingiamo gli scherani di Berlusconi come vittime messe a tacere da un non meglio precisato "sistema", perchè le vittime della censura sono altre.
« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. » (Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21)
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Apprezzo molto il lavoro di questo blog, però non sono d'accordo con questo post.
La reazione di D'Alema è stata senza dubbio scomposta ed eccessiva, ma non direi proprio che questo è un caso di "libera stampa messa a tacere".
Sallusti e i suoi simili, essendo prettamente al soldo di Berlusconi (alla faccia della libera informazione) hanno un sacco di spazi a disposizione in TV, e altrettante occasioni per farsi sentire.
Tra l'altro stava replicando con degli argomenti assolutamente risibili (e direi quasi offensive), e in ogni caso non si può dire che sia "un povero giornalista messo a tacere da qualche politico".
Proprio Sallusti, che ormai è in tutti i brodetti!
Se vogliamo parlare di vere voci libere messe a tacere, forse bisognava incazzarsi quando Busi è stato radiato dalla RAI, tanto per fare un esempio.
Lì c'è stata una censura non solo partitica, ma anche clericale.
E non dipingiamo gli scherani di Berlusconi come vittime messe a tacere da un non meglio precisato "sistema", perchè le vittime della censura sono altre.
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