lunedì 26 ottobre 2009
"Parole Civili": 1° Assemblea autoconvocata IDV Emilia Romagna
"L’Italia dei Valori è oggi due partiti: quello delle candidature per le Europee, con schiacciante preponderanza della società civile, e quello dei mini-potentati locali, di origine e deriva partitocratica. Per diventare la principale forza di opposizione, obiettivo ormai necessario, l’Idv deve realizzare un rinnovamento radicale che porti alla sua rifondazione."
Questo un'estratto dall'articolo di Paolo Flores d’Arcais / Luigi De Magistris dal titolo "L’Italia dei valori, partito uno e bino" riportato sull'ultimo numero di Micromega.
Che la situazione dell'Italia dei Valori non sia proprio chiara, lo si comprende anche facendo una rapida ricerca in rete.
Il problema che viene denunciato da più parti è sempro lo stesso: poca trasparenza e democrazia ridotta ai minimi termini.
Una delle ultime denunce è di Francesca Tomasini, che si è dimessa da consigliere comunale di Maniago in provincia di Pordenone per i problemi che espone con chiarezza nel video pubblicato su YouTube.
Anche in Provincia di Ravenna la situazione pare non essere differente, leggendo ad esempio il blog di Alessandro Grazioli di Faenza nel suo recente post "Di un sogno politico infranto. Lettera aperta a Antonio di Pietro e Luigi De Magistris". Afferma che un gruppo di persone dell'IDV di Faenza ha lavorato per "stilare un programma chiaro, che avesse come base quello dei comuni a cinque stelle, arricchito dai contributi di tutti coloro che si riconoscessero nei valori dell’IDV: giustizia, trasparenza, buonsenso."
Dopo tanto impegno e passione politica, continua Grazioli, "da Ravenna, il rappresentante provinciale, Gabriele Rossi, che, sinceramente, dopo un’oscura vicenda legata a una poltrona in una holding ravennate a cui è stato COSTRETTO a rinunciare, non gode certo di una estrema credibilità, ha messo uno stop.
In pratica ha chiesto al nostro gruppo di appiattirsi sul candidato proposto dal PD. Ma la faccenda assume connotati grotteschi quando, ieri sera, lo stesso si è presentato, scortato, mi si consenta il termine, da due giovani “mastini”, alla riunione dei simpatizzanti e iscritti IDV.
In quella sede, nonostante l’ovvia contrarietà di TUTTI i presenti, i tre hanno portato avanti discorsi fatti di numeri e ragionamenti biecamente di convenienza politica, DISTANTI MILLE ANNI LUCE dallo spirito che, almeno a parole, anima il vostro partito.
Questi personaggi, usciti da un teatrino della prima repubblica, o, ancora peggio, emuli Mastelliani, hanno di fatto commissariato l’IDV faentina: molte tessere sono volate sul tavolo e molte richieste di tesseramento son rientrate nelle tasche."
Ora secondo un nuovo post dello stesso autore, pare che la situazione sia cambiata, anche se precisa "nulla è risolto ancora".
Anche a Cervia la situazione non è delle migliori posto che vi sono dettagliati rapporti di iscritti su questioni di mancata trasparenza e rispetto delle basilari regole democratiche proprio nella gestione della sezione cervese inviati all'Organo di Garanzia Regionale da oltre 6 mesi, a cui non è stata ancora data alcuna risposta.
Nel frattempo il 1 novembre si terrà a Bologna, nella sala del Baraccano in via Santo Stefano 119, la I° Assemblea regionale autoconvocata dagli iscritti IDV dove gli iscritti potranno parlare in libertà.
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3 commenti:
Era ora che qualcuno si facesse promotore delle istanza di maggior trasparenza e democrazia.. bravi!!
In realtà, per le Europee abbiamo formalmente assistito alla "assunzione" in un partito a conduzione familiare di 72 professionisti, ciascuno dotato di un Curriculum piu' che importante. Al di la' della assunzione di Luigi De Magistris e Sonia Alfano, qualcuno mi spiega per favore come mai i Curricula non sono stati richiesti anche all'interno? In pratica è stato detto: Nel partito non si puo' salvare nessuno e per prendere un fracasso di voti occorre un "fenomeno mediatico". Per questo fine è stato umiliato l'intero partito. A quelli che sono rimasti, e' stato concesso però di scannarsi per le comunali e per le provinciali. Con i risultati che tutti abbiamo potuto osservare..
Anche ad Avellino e Benevento ci sono problemi enormi: i riciclati di turno prendono il sopravvento, gli "storici" vengono messi da parte, i giovani ed i motivati vengono tenuti lontani.
Conseguenza: l'IdV viene omologato agli altri gruppi di potere; non si produce nella lotta alla Casta, spende le energie in lotte intestine nella mancanza di regole certe, anzi di regole e basta.
Dai vertici regionali (Formisano) nessun segnale di tutela per chi vorrebbe un partito etico e impegnatissimo nella esausta e degradata società irpina per raccoglierne le istanze di cambiamento!
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