mercoledì 2 settembre 2009
Commissione Urbanistica del Comune di Cervia: vietato l'accesso
La particolarità indiscussa, che differenzia Cervia - Milano Marittima dalle altre località, è l'essere stata costruita, con grande lungimiranza, seguendo il concetto urbanistico della città giardino, dove (secondo un progetto del Palanti agli inizi del 1900) le residenze turistiche dovevano fondersi perfettamente con la natura circostante. E' un punto di forza di eccezionale importanza. E' il carattere distintivo di una località. E' la sua identità.
I cittadini quando vedono modificare il territorio variante dopo variante, delibera dopo delibera, concessione dopo concessione vengono toccati nelle proprie radici culturali e storiche. Di più: comprendono che indebolire i punti di forza non duplicabili dalle località concorrenti non può portare un futuro migliore per la maggioranza della popolazione locale, che vive - direttamente o indirettamente - sul turismo. Sanno che gli eventuali errori dei decisori politici, li dovranno pagare i cittadini.
La cementificazione e il consumo di suolo sono un male dell'Italia attuale, ma da noi gli effetti possono essere più gravi.
Vedere sparire pezzi della "città giardino" a vantaggio del cemento e della speculazione edilizia è un pò come pensare - senza alcuna presunzione di confronto, ma semplicemente per analogia di tutela di ciascuna storia, più o meno antica che sia - di modificare Piazza San Marco a Venezia o il Colosseo a Roma. Ogni posto ha la sua identità e deve essere tutelata per l'interesse collettivo generale.
Data l'importanza della questione il Regolamento del Consiglio Comunale di Cervia prevede (art.10 comma 1bis), oltre alle quattro commissioni ordinarie, l'istituzione di una commissione permanente speciale, denominata commissione urbanistica, per le varianti al piano regolatore generale ed, inoltre, per gli strumenti urbanistici attuativi che richiedano un esame di particolare rilevanza.
La Commissione Urbanistica è stata istituita basandosi sulla facoltà prevista dallo Statuto del Comune dove prevede appunto la possibilità di istituire commissioni speciali per lo studio, la valutazione e l'impostazione di progetti, piani e interventi di particolare rilevanza che non rientrano nella competenza ordinaria delle commissioni permanenti.
Lo Statuto stesso afferma che si tratta di valutazioni di particolare rilevanza. Giusto. Si tratta di una Commissione che deve valutare le modifiche al territorio della Città Giardino, quindi contribuisce a definirne il suo futuro. Valutare di rendere edificabile o meno un terreno, può contribuire a modificare la struttura urbanistica e, con ogni probabilità, tocca forti interessi economici di alcuni privati.
La Città Giardino è un bene comune da tutelare e la particolare rilevanza delle valutazioni della Commissione Urbanistica ci sta tutta.
In un'amministrazione pubblica la particolare rilevanza, richiamata dallo Statuto, non può che riferirsi agli interessi collettivi dei cittadini. Di conseguenza, la pubblicità di quello che si discute all'interno della Commissione Urbanistica dovrebbe, in linea di principio essere maggiore, perchè tutti i cittadini possano essere informati e possano eventualmente intervenire, nel modo più efficiente ed efficace possibile, ai sensi dell'art.32 dello Statuto Comunale, dove è previsto che "ogni cittadino, in forma singola o associata, può rivolgere all'amministrazione comunale istanze, petizioni e proposte dirette a promuovere una migliore tutela di interessi collettivi".
Invece il Regolamento del Consiglio Comunale (art.11, comma 2), prevede che le sedute delle quattro commissioni ordinarie siano pubbliche; quelle della commissione speciale, denominata Commissione Urbanistica, "SONO NON PUBBLICHE". Il motivo non si comprende.
Hai letto bene. In altri termini vi è il divieto di accesso ai cittadini. Disturbano evidentemente.
Hanno dovuto scrivere "NON PUBBLICHE", perchè, guarda caso, il contrario dell'aggettivo "pubblico" - con il significato di essere condiviso da tutta la collettività - non esiste.
Tutto secondo regolamento, ovviamente.
La politica riparta dai cittadini.
Firma per la petizione contro la cementificazione.
Puoi farlo anche via mail.
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3 commenti:
Grandi!!! Ottimo articolo!
I cittadini vengono chiamati solo per votare, dopo disturbano...
gran bel lavoro.
stefano
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