martedì 30 giugno 2009
Milano Marittima: Joe Dibrutto, positiva spontaneità
Domenica sera ho visto un'esibizione dei Joe Dibrutto, complesso bolognese che francamente non conoscevo. La serata era organizzata da La Catinaza di Milano Marittima. Ho visto la gente del locale e quella che si era radunata sulla strada divertirsi davvero. La positiva spontaneità mi ha piacevolmente colpito. Meno carta patinata, vip o pseudo-vip e più sostanza: formula vincente. Bravi ai Joe Dibrutto per la tecnica, le emozioni e l'energia trasmessa. Bravi ai gestori de La Cantinaza per avere selezionato una bella band.
(http://www.joedibrutto.it/ - sito con audio)
lunedì 29 giugno 2009
Marco Travaglio - Passaparola - Oblio di Stato
Anche il blog Cervia Parla aderisce alla visione in streaming dell'intervento di Marco Travaglio nel consueto appuntamento del lunedì di Passaparola proposto da Beppe Grillo.
Il blog di Beppe Grillo
venerdì 26 giugno 2009
Proviamo con questo...
EmmeBi non poteva trovare commento migliore per il nuovo logo dell'Italia:
Proviamo con questo..Dopo il buco nell'acqua della presentazione a sorpresa di Magic Italy, il ministro Brambilla ritenta ora - in versione ufficiale, coadiuvata dal premier - con il nuovo logo ( e chiamiamolo logo..) ITALIA. La fantasia al potere, viene da commentare. Spiega il ministro "Per la sua ideazione ci siamo orientati su due concetti forti: l'eccellenza del Made in Italy, arte, moda e design, e l'essenza del Made in Italy, natura, sapori, bellezza".Per fortuna che nel gran calderone semantico non ha inserito la parolina creatività, perché il logo presentato oggi è tra le cose più banali e piatte che si siano viste da parecchi anni a questa parte.
Dico la mia: non credo molto nella forza strategica e comunicativa dei loghi turistici. Tranne qualche raro caso di grande eccellenza (penso a I ♥ NY o al logo del Turismo Spagnolo disegnato da Mirò), l'immagine coordinata grafica legata al turismo non è mai stato un forte asset nella comunicazione e nel marketing di una nazione. Quindi, secondo me, è meglio un logo semplice e intellegibile che una roba molto creativa e cerebrale che alla fine non si ricorda.Anche se forse in questo caso si è esagerato dall'altra parte.
Nella conferenza stampa, ancora una volta, il ministro non ha citato nomi di persone o di studi grafici che, di fatto, hanno ideato il logo, dando così l'impressione che sia stato disegnati direttamente dalla Bramby e dal premier (e, visti i risultati, non sarebbe nemmeno così lontano dalla realtà).
Ma il bello deve ancora venire: il ministro ha annunciato che a metà luglio il portale italiano per il turismo andrà on line in versione promozionale (ma non si diceva versione beta?) e da uno spot tv per l'estero (dove verrà riesumato il Magic Italy) che sarà chiuso da una frase del premier: «Scopri l'Italia, nascerà un grande amore».
Fonte: emmebi
mercoledì 24 giugno 2009
Cervia: "Scatoloni di cemento sul mare"
"Così mentre la promozione turistica - scrive la giornalista - cerca di valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico per incontrare le nuove tendenze turistiche, in città si continua a costruire sul lungomare. Non sarebbe da dimenticare che Cervia, fin dai primi anni '80, firmava e varava il primo manifesto ambientalista. Uno spirito ecologista che da sempre contraddistingue la città delle certificazioni Emas e della manifestazione "Maggio in fiore" che ogni anno presenta spettacolari giardini colorati in città, ma dall'altra parte incassa i rimproveri di Legambiente sulla speculazione edilizia."
Leggendo questo articolo mi viene in mente quanto scrive il noto urbanista Edoardo Salzano*: "Il territorio non è un semplice magazzino: non è un luogo in cui le cose sono semplicemente ammonticchiate. Tutte le cose hanno ordine tra loro, sono connesse in modo che una modifica in un punto, un'azione su una di esse, modifica tutte le altre."
E ancora, spiega la differenza tra urbanista e architetto: "E nella differenza tra attenzione all'oggetto e attenzione all'insieme sta il fondo della differenza tra due mestieri che, nel nostro paese sono molto vicini e quasi confusi: l'urbanista e l'architetto. E' molto chiaro un passo di Italo Calvino che cito spesso per rispondere al quesito: che differenza c'è tra l'urbanista e l'architetto."
Ecco il passo di Calvino.
"Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra .
Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan.
Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra - risponde Marco Polo - ma dalla linea dell'arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo.
Poi soggiunge: Perchè mi parli delle pietre? E' solo l'arco che importa.
Marco Polo risponde: Senza pietre non c'è arco."
"L'urbanista - continua Salzano - si occupa dell'arco, l'architetto delle pietre.
L'architetto progetta singoli oggetti e definisce le regole secondo le quali essi devono essere costruiti.
L'urbanista si occupa di definire le regole secondo le quali essi devono essere composti perchè raggiungano, nel loro insieme, un'armonia e una funzionalità complessive.
L'architetto disegna la casa dell'uomo, l'urbanista la casa della società."
In quest'ottica, ho trovato molto interessante l'articolo della giornalista della Voce, dove ha evidenziato la presenza di questi due alberghi in ampliamento e per i quali la cittadinanza deve chiedersi se da un punto di vista urbanistico sia stata garantita l'armonia del territorio. In altre parole se le due pietre (parafrasando l'esempio di Marco Polo) siano coerenti con l'armonia e la solidità dell'arco.
Il primo dei video che il blog pubblica con riferimento alle "pietre" che compongono "l'arco", ha l'intento di stimolare una riflessione se i singoli oggetti siano coerenti con il contesto del territorio. Il blog non solo non vuole dare un giudizio sui singoli oggetti che ognuno valuta secondo il proprio senso estetico, ma al contrario cerca di spostare l'attenzione dal giudizio di bellezza o meno dell'oggetto a quello di bellezza e coerenza d'insieme.
Cervia-Milano Marittima ovviamente non è solo quello che si vede in questo video. E' una località turistica meravigliosa. Il blog lo sottolinea in continuazione. Ma come in tutte le cose si tratta di un problema di misura. Il q.b. (quanto basta) della cementificazione è stato già abbondantemente superato. Ora i decisori politici hanno l'obbligo quantomeno morale di fermare un'edilizia fine a se stessa. Per il bene del turismo. Per evitare che quanto mostrato nel video diventi il nuovo volto di una città che vuole rimanere orgogliosamente la "città-giardino".
*Edoardo Salzano, Il mestiere dell'urbanista, Ed:Ogni uomo è tutti gli uomini
Post correlati:
Cervia Milano Marittima non è Dubai!
Trento:un esempio da seguire
Cervia: hotel a 8 piani, quanti ancora?
Cervia: cittadini garanti della Città Giardino
Cervia-Milano Marittima: il modello Dubai non potrà funzionare
Balconi NonFacentiVolume
Dicono del Blog...
I primi tre obiettivi 2009 del Sindaco di Cervia
La prova del nove per l'amministrazione comunale di Cervia
giovedì 18 giugno 2009
Il 21 e il 22 giugno NON votare per i referendum
Il 21 e il 22 giugno
NON VOTARE I REFERENDUM ELETTORALI
I referendum elettorali NON ABROGANO L'ATTUALE LEGGE ELETTORALE conosciuta con il nome di Porcellum
I REFERENDUM ELETTORALI TRASFORMANO IN PEGGIO IL PORCELLUM
DAL PORCELLUM AL SUPER-PORCELLUM PER REGALARE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI AD UN SOLO PARTITO
I 3 referendum non restituiscono agli elettori la possibilità di scegliere i parlamentari
PERCHÉ I REFERENDUM VOGLIONO CHE NON SIANO GLI ELETTORI A DECIDERE CHI INVIARE IN PARLAMENTO
Un solo simbolo per costringere gli elettori al "voto utile" e per cancellare così dal Parlamento i partiti scomodi
PERCHÉ I REFERENDUM ELETTORALI VOGLIONO UN POTERE SENZA CONTROLLI
Il referendum è uno strumento troppo importante per pemettere che alcuni possano utilizzarlo per realizzare riforme antidemocratiche.
Per questo motivo, l'articolo 75 della Costituzione consente agli elettori di non rendere valida la consultazione referendaria attraverso il NON VOTO.
Se il 50% più uno degli elettori non si recherà a votare, i quesiti referendari non potranno essere approvati
Il 21 e il 22 giugno
NON VOTARE I REFERENDUM ELETTORALI
Se partecipi ai Ballottaggi per le amministrative
NON RITIRARE LE SCHEDE PER I REFERENDUM ELETTORALI - È UN TUO DIRITTO
mercoledì 17 giugno 2009
E-democracy: vota la proposta di legge da portare in Parlamento
MTV continua con la sua iniziativa di E-democracy e mette al voto online le tre proposte di legge da presentare in Parlamento previa raccolta delle 50 mila firme necessarie. Il blog Cervia Parla sostiene l'iniziativa, che puoi trovare sul sito di MTV.
Vota la proposta di legge che vuoi portare in Parlamento. E' arrivato il momento! Da oggi e fino al 3 luglio potete scegliere la proposta di legge che volete portare in Parlamento. Scuola e università è stato il tema più votato da voi con il 37% delle preferenze. In questi mesi gli studenti di tre atenei - la facoltà di Giusrisprudenza dell'Università di Cagliari, la Spisa dell'Università di Bologna e il Crisp dell'Università Bicocca di Milano - hanno elaborato 3 proposte di legge sulla base dei suggerimenti che sono stati mandati nel forum di MTV
Le prima proposta di legge si intitola Cittadini d'Europa, per una scuola aperta al lavoro e al mondo, la cui finalità è formare studenti, anche delle scuole superiori, più preparati per l'inserimento nel mondo del lavoro e per essere competitivi in un'ottica globale e non solo italiana.
La seconda proposta si intitola Università: il merito prima di tutto e pone al centro lo studente e il suo diritto di vivere appieno l'esperienza universitaria attraverso agevolazioni e servizi che gli atenei devono offrire.
La terza, riguarda La nuova università: un'esperienza da vivere. Questa proposta si concentra sul merito, la conoscenza, la mobilità e sullo studente al centro dei servizi universitari.
Ora è arrivato il momento di scegliere quale proposta di legge volete che sia presentata in Parlamento, quella su cui verranno raccolte le 50 mila firme necessarie. Avete tempo fino al 3 luglio.
Fonte: MTV
lunedì 15 giugno 2009
Marco Travaglio - Passaparola
Il blog di Beppe Grillo
venerdì 12 giugno 2009
Debito Enel e nucleare
"Ad aprile Greenpeace ha lanciato il rapporto finanziario "ENEL: prospettive e rischi degli investimenti in energia nucleare" - elaborato dal Prof. Stephen Thomas dell'Università di Greenwich a Londra – che dimostra come i debiti di Enel crescerebbero di oltre 30 miliardi di euro, se la società concretizzasse le intenzioni dichiarate in questi mesi sullo sviluppo del nucleare.
Riguardo ai nuovi reattori Epr – che Enel vorrebbe costruire in Italia – nessun impianto è già in funzione. Esistono solo due cantieri: uno in Finlandia e uno in Francia. Nel cantiere finlandese si stanno accumulando enormi ritardi e i costi sono già raddoppiati. L'autorità di sicurezza nucleare finlandese, inoltre, ha riscontrato 2100 non conformità nel corso della costruzione.
Durante il passaggio in Senato del ddl "sviluppo", il ministero del Tesoro ha appena dichiarato che l'intero provvedimento sul nucleare è "in contrasto con l'articolo 81 della Costituzione". Nella lettera indirizzata alla commissione Bilancio della Camera si legge che le misure potrebbero determinare "incrementi delle tariffe a carico dei consumatori".
C’è un altro punto critico. Enel ha investito in vecchi reattori di epoca sovietica in Slovacchia e Romania e decide di vendere quote di Enel Green Power, la divisione specializzata in energie rinnovabili, non solo la più redditizia ma anche la più strategica per l’ambiente."
Fonte: Greenpeace
giovedì 11 giugno 2009
Cervia - Milano Marittima, natura di grande pregio da tutelare
Cervia-Milano Marittima ha una natura di grande pregio, è una località turistica amata e apprezzata per il territorio e per l'ospitalità romagnola, frutto di esperienza e generosità d'animo, oltre che di indubbia professionalità. Non è promozione turistica. Il blog racconta e rappresenta, con piacere, nel video una parte della bellissima realtà cittadina.
Ci sono però anche le eccezioni e la speculazione edilizia con una cementificazione non più sostenibile. I cittadini devono difendere civilmente la propria terra e diventare i veri garanti della salvaguardia del territorio per le generazioni a venire. Il blog promuove la petizione per la tutela della città-giardino dalla cementificazione non sostenibile.
LA PRENDIAMO A PRESTITO DAI NOSTRI FIGLI
Tuteliamo la Città-Giardino.
Firma anche tu la petizione contro la cementificazione non sostenibile
lunedì 8 giugno 2009
Risultati delle elezioni amministrative 2009 del Comune di Cervia
Risultati elezioni amministrative 2009 - Comune di Cervia | ||
Coalizione | Candidato Sindaco | % |
Zoffoli Roberto | 54,73% | |
Fantini Moraldo | 33,23% | |
Nori Luigi | 8,68% | |
Sedioli Barbara | 2,16% | |
Cereda Marcello | 1,17% | |
|
Cittadini elettori | 23.012 | 100% |
Cittadini che non hanno votato | 5.343 | 23,22% |
Cittadini che hanno consegnato scheda bianca | 186 | 0,81% |
I cittadini "invisibili" sono quasi 1 su 4 | 5.529 | 24,03% |
I cittadini "invisibili", una volta citati come dato dell'astensionismo, saranno fuori da tutte le statistiche. Si potrebbero invece quasi considerare il secondo "partito" della città, sotto solo al PD che ha ottenuto 6914 voti pari al 30% dei cittadini elettori.
La coalizione vincente il cui candidato sindaco ha ricevuto 9396 voti (pari al 40,83 dei cittadini elettori) ha diritto a 12 seggi in Consiglio Comunale pari al 60% dei consiglieri. La Democrazia Rappresentativa evidenzia dei limiti, il blog sostiene il modello, utilizzato anche in Svizzera, di Democrazia Diretta.
I risultati delle elezioni amministrative 2009 del Comune di Cervia li potete seguire su:
Ministero dell'Interno
Prefettura di Ravenna (il sito potrebbe essere sovraccarico)
Repubblica.it
Corriere.it
Il Sole 24 Ore
Elezioni europee 2009
Affluenza nazionale nel 2009: 66,5%
Affluenza nazionale nel 2004: 72,9%
Calo di elettori: -6,4%
Gli astensionisti rappresentano il 33,5% e sono quasi il primo "partito" italiano. E' l'ennesima evidenza della distanza che c'è tra i partiti e la gente. E per non sbagliare, una volta comunicato il dato statistico, non se ne parlerà più, perchè è meglio che venga dimenticato. I cittadini sono stati tirati per la giacchetta per mesi e mesi. Ricevuta la delega quasi in bianco, adesso non servono più. Almeno fino alle prossime elezioni regionali...
I dati relativi alle elezioni europee in Italia li trovate qui.
Quelli della provincia di Ravenna li trovate qui
Quelli del comune di Cervia qui
I risultati delle elezioni amministrative del Comune di Cervia li potete seguire qui
giovedì 4 giugno 2009
Tocca a noi continua...
MTV prosegue il progetto "Tocca a noi" di E-Democracy per aiutare i giovani a far sentire la loro voce, partecipare e costruire in prima persona il loro futuro. Mette online uno straordinario Promo "tocca a noi" con Giusy Ferreri, J-Ax, Le Vibrazioni e Marracash.
Le elezioni sono fondamentali in un sistema democratico, ma occorre prendere coscienza che la politica non può essere e diventare monopolio dei partiti, quasi sempre distanti dalla gente. La politica deve ripartire dai cittadini, dalla società in modo pacifico, civile, ma determinato! Il voto non può essere una delega quasi in bianco per cinque anni. La Democrazia Diretta non sarebbe nulla di rivoluzionario, se non fosse che, in vari comuni italiani, i cittadini non sono ben voluti dai politici nemmeno nei Consigli Comunali. Disturbano. La Democrazia Diretta è già utilizzata in molti luoghi come in Svizzera, e permette invece ai cittadini di potere fare sentire la propria voce, principalmente tramite i referendum, sulle scelte importanti per il territorio e gli equilibri della società.
Il blog ringrazia tutti per i messaggi di stima, che riceve. Stanno partendo nuove iniziative! Il blog è dei cittadini, è semplicemente vostro! Stay Tuned!
Post correlati:
Questa politica senza futuro
I partiti hanno occupato lo Stato
Piero Calamandrei:"La libertà è come l'aria"
lunedì 1 giugno 2009
Trento: un esempio da seguire
Una tangenziale viene spostata per ridare territorio alla città e diventa un giardino. Ritorna ai cittadini e alla città intesa come luogo di socializzazione. Le gallerie che attraversavano la montagna vengono riconvertite e diventano un museo cittadino, un luogo per le mostre e una sede per il teatro.
Sembra una favola nella nostra Italia divorata dal cemento. Invece è realtà: siamo a Trento dove, dopo anni di lotte, i cittadini sono riusciti a riconquistare un'ampia area di territorio dove molti anni fa era stato deciso da amministratori poco lungimiranti di fare transitare quattro corsie di tangenziale, spezzando, di fatto, un quartiere in due. L'operazione di recupero del territorio non è stata ovviamente indolore e i costi per trovare una soluzione alternativa sono stati considerevoli.
A Trento, che, seppur molto bella da visitare, non è una città dove il turismo è il settore principale, si è voluto concretizzare comunque il concetto di una città bene comune dei cittadini e luogo di socializzazioni.
A Cervia, dove invece il turismo è orgogliosamente l'attività di punta dell'economia cittadina e dove siamo meritatamente apprezzati per la natura di pregio e per il concetto urbanistico di "città giardino", che rendono unica questa terra, paradossalmente i gestori della cosa pubblica sembrebbero andare in senso opposto.
Le aree pinetate comunali, cioè dei cittadini cervesi, vengono messe all'asta dalla Giunta Comunale, con delibera del Consiglio Comunale, definendole "operazioni strategiche". Di più: non solo vengono vendute ai privati, invece di lasciare spazi pubblici alla città, ma - notizia degli ultimi giorni riportata dai quotidiani - sull'ultima area pinetata venduta in ordine temporale, verrà anche permesso di costruire, con evidente consumo di territorio nelle aree di massimo pregio, il quinto nuovo albergo a cinque stelle (probabilmente ancora a 8 piani).
Cervia è un territorio meraviglioso. A maggior ragione, prima di continuare ad indebolire alcuni, ma importanti perchè non duplicabili, nostri punti di forza (natura di pregio, impianto urbanistico unico "città giardino") non sarebbe il caso, detto con ogni rispetto, che i nostri decisori politici cambiassero rotta e ascoltassero gli stimoli e gli appelli proposti da più parti della società civile in merito? Non sarebbe meglio seguire le nuove tendenze, sulle quali dovremmo essere maestri, per rimanere avanti rispetto alle località concorrenti?
Il modello del lusso realizzato con troppo cemento non funziona: Dubai insegna.
Il territorio una volta consumato, non si potrà recuperare e se le strategie turistiche del volere, con particolare enfasi, permettere o attirare l'arrivo di capitali e investitori nel settore dell'edilizia, si rivelassero fragili, la crisi non perdonerà e il conto, come al solito, lo pagheranno i cittadini.