giovedì 5 febbraio 2009
Scuola tagliata
Come al solito questa politica decide a tavolino, lontana dagli interessi dei cittadini. Adesso tocca alla scuola. Tagliare la scuola significa portare via il futuro ad una società. E siamo solo all'inizio. I tagli già decisi sono consistenti e sono programmate riduzioni di personale tali da prevedere di non potere garantire il modello didattico seguito fino ad ora.
Questa politica prima FA quello che vuole e poi ti racconta quello che vuole. E naturalmente ti dice che hanno ragione loro.
Il volantino proposto dal MIUR (Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca) invece di dire che sono stati decisi tagli alla scuola pubblica ci vuole fare credere che "si ampliano le possibilità di scelta delle famiglie" per le scuole elementari.
Prima c'erano i modelli a 40 e 30 ore. Adesso invece i modelli sono passati a 24 e 27 ore. Però ti dicono che i modelli precedenti rimangono a richiesta. Hai il diritto di chiederli. Grazie. Peccato che non è più un diritto dei cittadini ottenerli e che la scuola potrà attivarli in base all'organico disponibile. Ma se sono stati decisi dei consistenti tagli di personale, come si potrà fare?
Già che c'erano facevano ancora più bella figura ad aggiungerne altri tra i modelli a richiesta, magari a 50 o 60 ore!
C'è una possibilità per evitare la deriva? Sì. Basta che i cittadini tornino ad essere cittadini e manifestino civilmente e pacificamente il proprio dissenso.
La politica riparta dal basso.
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3 commenti:
Resistere, resistere, resistere
Difendiamo la scuola. Occorre investire in conoscenza per potere avere qualche speranza in futuro. Ho l'impressione che si stia raschiando il fondo del barile.
Si giusto riprendiamoci la consapevolezza politica e come dice Grillo, occorrono liste civiche DI CITTADINI senza tessere di partito, pessimo esempio di politica VECCHIA!!!!
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