sabato 27 settembre 2008

Bandiera Nera 2008 di Legambiente



Quest'anno Legambiente ha assegnato nella nostra regione, in occasione dell'arrivo di Goletta Verde a Marina di Ravenna l'11 agosto scorso, le 3 Bandiere nere alle amministrazioni comunali (non ai comuni!) di Cervia, Ravenna e Comacchio.

Mi sono chiesto cosa rappresentasse esattamente questa poco ambita onoreficenza e allora sono andato a Marina di Ravenna - dove è avvenuta la consegna simbolica delle bandiere nere - per filmare la conferenza stampa, di cui riporto una sintesi.

Sotto uno stralcio del dossier di Legambiente Mare Monstrum 2008.

“2. Pirati all’assalto delle coste: le 16 Bandiere nere del 2008
Ogni estate Legambiente con Goletta Verde, la campagna estiva di informazione e sensibilizzazione sullo stato di salute del nostro mare, assegna le bandiere nere i “nuovi pirati”: sindaci, amministrazioni locali e regionali, singoli imprenditori, società private e autorità portuali che si sono distinti per azioni od omissioni ai danni all’ambiente marino e costiero. Ecco l’elenco, con relativa motivazione ufficiale, di quanti hanno ricevuto la poco nobile onorificenza: il classico vessillo dei pirati con teschio e tibie su sfondo nero.

EMILIA ROMAGNA
Bandiera Nera “ex aequo”- in Emilia Romagna – alle Amministrazioni Comunali di Cervia, Comacchio e Ravenna (nel Parco Regionale del Delta del Po), le quali dispongono di una natura (e di veri e propri gioielli storico artistici) di pregio ma continuano ad alimentare una assurda e dannosa speculazione edilizia (e un enorme consumo di suolo), contribuendo a degradare un patrimonio naturale di grande valore che, se ben conservato e tutelato, costituirebbe una vera e propria assicurazione sul futuro del territorio, dell'economia e dell'occupazione.

Mentre la promozione turistica di queste aree, cerca giustamente di valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico esistente, per incontrare le nuove tendenze turistiche italiane ed estere di qualità, che rifuggono dalla cementificazione del suolo, dalla congestione e dalla confusione, si continua a costruire ai margini delle aree naturali, a ridosso delle ultime dune rimaste e delle aree demaniali. Nei tre comuni costieri del Parco del Delta del Po, secondo gli ultimi dati disponibili, vi sono 958 seconde case ogni chilometro lineare di costa. Inoltre, Ravenna ha visto azioni di “fiancheggiamento” dell'occupazione abusiva di porzioni di arenile e il rifiuto sostanziale di ammettere le scelte sbagliate sull'uso della spiaggia con i gravi problemi di degrado e di sicurezza che ne sono seguiti a Marina di Ravenna.

Cervia – famosa fin dai primi anni '80 per aver varato il primo manifesto per l'ambiente e per la collezione di certificazioni ambientali degli ultimi anni – vede autorevoli esponenti della giunta comunale spingersi perfino a giudicare posivamente ulteriori incrementi delle residenze temporanee esistenti, cui segue anche l'alienazione di terreni pubblici dei quali appare scontato la destinazione.

Nota: se il tuo collegamento ADSL lo supporta visualizza i filmati su YouTube in alta qualità, cliccando sul link che trovi sotto il video.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per avere dato un nuova opportunità di comunicazione.
Grande!

Anonimo ha detto...

Cari amici,

complimenti per il Blog. Credo che possa diventare una "piazza" di dibattito, che da tempo manca.

A proposito di cementficazione vorrei condividere due.

Il primo è di merito: E' evidente che si sta devastando dal punto di vista ambientale il nostro territorio. Occorrerebbe che qualcuno, un gruppo di cittadini, e magari anche qualche parte politica, si presentassero alle future elezioni, con la diponibilità a far parte della giunta, ma con con un programma che la vincola a fare rispettare rigorosamente il nostro vecchio piano regolatore, a impedie ogni ulteriore aumento di cubature nella fascia costiera e con una ferma opposizione a vendere terreni comunali destinandoli a nuove edificazioni.

Il secondo è di meteodo;
La conecssione di "varianti " al piano regolatore è la interpretazione locale del nuovo concetto di legalità che sta dilagando nel paese: Le regole non sono uguali per tutti ma cambiano in base al mio potere contrattuale.

Credo che su questo molti sarebbero d' accordo.